sabato 17 ottobre 2009

TECNICA SPORTIVA SUPERMOTARD

eccoci qua. ora parliamo della tecnica di guida di una supermotard
La posizione in sella deve essere in avanti, o al limite al centro, per favorire lo spostamento del peso sulla ruota davanti per evitare che la moto impenni in accelerazione e favorire lo spostamento verso l’esterno curva del posteriore in entrata (la derapata).

Le braccia e i gomiti devono essere alti, per poter bilanciare meglio la moto e controllarla meglio affrontando le varie fasi di percorrenza e di entrata di curva. Quindi, busto in avanti e tirare di braccia in accellerazione.
La curva deve essere effettuata piegando il manubrio verso l’interno curva rimanendo in linea con la moto; bisogna infatti rimanere in linea con la moto o al limite fare contrappeso, con busto semi-eretto e moto sdraiata.

La gamba che sta all’interno della curva si sposta leggermente dalla pedana andando a cercare l’asfalto, questo permette di guidare al limite, quindi possiamo sollevare la moto con la spinta della gamba in caso di scivolamento delle ruote per la perdita di aderenza.
Sulla pedana esterna invece va impressa una leggera forza per controbilanciare la moto e per schiacciar il posteriore al terreno per ottenere una maggiore aderenza al pneumatico.
L’entrata in curva deve essere fatta con le “pinze”, siamo su una moto con un motore monocilindrico che ha un freno motore bello potente e che e’ molto brusca nelle risposte ai comandi.

Osserveremo la tendenza a derapare se dal rettilineo scaleremo anche solo una marcia prima di entrare in curva.
L’importante e’ provare con calma e usare la frizione. Derapare e’ inutile nelle curve guidate, quelle veloci, che richiedono di scalare magari una sola marcia favorendo la percorrenza. Avere una piccola/grande derapata conviene nelle curve strette dopo rettilinei veloci, qui ci favorira’ l’ingresso e la velocita’ a centro curva.
A spiegarlo e’ semplice, a farlo un po’ meno…

Si comincia a frenare con l’anteriore spostandosi con il busto in linea con la moto e contemporaneamente scalando le marce per affrontare la curva, tutte insieme!

Quindi ipotizzando di fare una curva in seconda e arrivando da un rettilineo con la 4a marcia faremo queste cose:

pinziamo forte l’anteriorescaliamo 2 marce rilasciamo il 70% della frizione in modo che la ruota posteriore giri a una velocita’ inferiore a quella davanti ma non sia bloccatausiamo un po’ del freno posteriore per favorire all’inizio il movimento del posteriore verso l’eterno, ma poi rilasceremo subito il freno.

Se siamo riusciti a fare tutto correttamente la moto comincerà a derapare verso l’esterno della curva e verrà naturale controsterzare per correggere la traiettoria, la frizione va rilasciata quando saremo in procinto di curvare e quindi avremo raggiunto la velocita’ corretta e la derapata sara’ ormai “rientrata” in linea con la traiettoria, non bisogna forzare la curva perché altrimenti si rischia di scivolare a terra.

La percorrenza in curva va con un filo di gas e la frizione a portata di mano per correggere il motore, attenzione a non aprire di botto il gas perchè si slitta facilmente o ci si alza l’avantreno rischiando l’impennata
.Sui rettilinei si e’ soliti inclinarsi in avanti sotto al manubrio ingobbendosi con la schiena e andando leggermente indientro con il sedere sulla sella, al momento della staccata tutto tornera’ come prima e rifaremo la stessa procedura per procedere con la derapata.
Lo sterrato, va preso con le pinze, vanno sfruttati i punti esterni delle curve perché il terreno è più battuto e abbiamo gomme da asfalto.
Dosiamo con attenzione il gas, usando usando marce più alte per limitare la la nervosità del motore.
Al momento del salto e’ necessario alzarsi sulle pedane mantenendo le gambe leggermente incurvate; se in fase di salto siamo troppo bassi con il sedere la sella ci sbattera’ contro lanciandoci in avanti, se siamo troppo avanti ci “impunteremo” in fase di atterraggio.

Buona regola mentre si e’ in salto di sgasare per scalare marce se dopo si presenta una curva stretta o per alzare l’avantreno.
L’uscita dallo sterrato e’ importante poiche’ avremo le ruote piene di sabbia e saremo sull’asfalto piu’ viscido della pista, anche qui dosare e dosare con parsimonia il gas, stare molto attenti, come quando giriamo sulle strade ghiacciate

;)

giovedì 15 ottobre 2009

PARTI E COMPONENTI DI UNA MOTO

IN LAVORAZIONE

IL FANTASTICO MONDO DELLA DERAPATA

ecco qualche piccolo passo per comprendere meglio lo stile di guida del supermotard vi consiglio di leggere bene perchè è veramente molto interessante e istruttivo

Lo stile di guida del motard riprende molte tecniche che normalmente si vedono nel motocross, quella più utilizzata dai piloti nelle curve strette è sicuramente il piede a terra, così come la presa al manubrio, a gomiti larghi e busto eretto.

Questa tecnica permette al pilota di avere un ulteriore appoggio, il piede interno alla curva viene fatto strisciare a terra mentre la moto è inclinata, le parti dello stivale che si utilizzano sono: il tacco e la parte esterna della suola.

LA DERAPATA. cosè:
Una tecnica molto utilizzata durante le competizioni di Supermotard è la derapata che è lo slittamento della ruota posteriore.
La derapata si effettua forzando la staccata ed entrando in curva con una velocità superiore rispetto a quella ideale, durante la staccata vanno scalate un numero di marce in relazione alla curva che si intende affrontare.

come eseguirla:
Per eseguire una derapata corretta la frizione non deve essere rilasciata di colpo ma deve essere tenuta sul punto di stacco in modo tale che slitti e possa far girare la gomma posteriore ad una velocità inferiore rispetto a quella a cui si sta andando.
In questo modo la gomma non viene bloccata dall'effetto del freno motore e gira in modo omogeneo. La sensazione che si prova e simile a quando un pneumatico perde aderenza sul ghiaccio, l' effetto e anche lo stesso, se non si ha il controllo totale del mezzo si rischia di perdere il posteriore con consegunete caduta.

Per inserire la moto in curva con un angolo di inclinazione ottimale non è sufficiente sterzare e inclinare la moto, infatti il pneumatico posteriore tende a segure la traiettoria che si aveva all' inizio della derapata con conseguente perdita di tempo a riallinearsi con il mezzo. Il risultato che si ottiene è pessimo ai fini di guadagnare tempo in curva. Per controllare lo sbandamento del mezzo e correggerne l' inserimento in curva bisogna aiutarsi anche facendo forza con i piedi sulle pedane della moto.
La derapata si applica a quel tipo di curve che normalmente avrebbero una velocità di percorrenza molto bassa.
PERO'
queste cose si fanno solamente in pista...
Per il resto, un supermotard si guida come tutte le altre moto.
Basta solo fare un po’ di attenzione a non esagerare con il gas, perchè i motori monocilindrici sono molto potenti e scorbutici. I rapporti corti fanno il resto, quindi è meglio evitare di spalancare a moto inclinata.
Occhio anche alle impennate: la moto si alza molto facilmente, ma è facile perdere l'equilibrio.
Per questo è meglio buttare dentro le marce una dietro l’altra, senza tirare il motore al massimo dei giri. Con un monocilindrico non è l'ideale, perchè la coppia poderosa serve a fare tanta strada senza tirarsi il collo. Sentirete nella schiena una spinta strepitosa ;)
In sella ad un supermotard rimarrete stupefatti dalla maneggevolezza della moto.
Vi accorgerete della estrema efficacia del rapporto tra erogazione corposa, peso ridotto e reattività della ciclistica.
Sulle strade di montagna ci si può divertire alla grande, "distruggendo" le supersportive più blasonate ;)

Yamaha YZ250F

mamma yamaha partorisce sempre delle belle figliole!!! e questo modello lo conferma. una moto leggerissima con un motore potente e che tira una cifra!!! ottima moto per imparare e al tempo stesso divertirsi

Nel 2009, questa impressionante macchina da vittorie è ancora più potente e leggera! Il risultato è stato ottenuto concentrando l’impegno dei progettisti sul tratto più importante di ogni percorso: le curve. Perché è qui che la maggior parte delle gare si vincono o si perdono. Riducendo drasticamente i pesi non sospesi (oltre 500gr) grazie all’introduzione del forcellone e del mozzo alleggeriti, l’agilissima YZ250F disegna le traiettorie ed esce di curva più in fretta che mai. YZ250F. La più veloce accelera ancora.
Il telaio è una semi doppia culla in alluminio, la moto pesa solamente 102,8 kg ed ha una sella piuttosto alta, come è giusto che sia: 99,7 cm. I freni anteriori e posteriori sono rispettivamente da 250 e 245 mm. Prezzo elevato.
DATI TECNICI:

Motore: 4 tempi, monocilindrico inclinato in avanti, 5 valvole in titanio, DOHC
Raffreddamento: A liquido
Cilindrata: 250 cc
Alesaggio x corsa: 77,0 x 53,6 mm
Rapporto di compressione: 13,5:1
Lubrificazione: Carter secco
Alimentazione: Keihin FCR-MX37/1
Frizione: Dischi multipli in bagno d’olio
Accensione: CDI
Avviamento: A pedale
Cambio: 5 marce in presa costante
Trasmissione: Catena
Capacità serbatoio carburante: 7 litri
Quantità olio: 1,3 litri

TM Racing MX125

modello da cross che affianca i modelli da supermotard


DATI TECNICI

Motore: TM RACING
Alesaggio e corsa: 54X54,5
Cilindrata: 123,5
Rapporto di compressione: N.D.
Potenza CV: N.D.
Distribuzione:
Lubrificazione:
Aspirazione: Lamellare V-Force
Carburatore: Keihin PWK 38
Alimentazione: Benzina senza piombo / olio 3,5%
Accensione: Elettronica Kokusan CDI ad anticipo variabile
Trasmissione primaria: Ingranaggi a denti dritti
Frizione: A dischi multipli in bagno d'olio con comando idraulico
Cambio: 5 rapporti
Raffreddamento: A liquido con circolazione forzata
Avviamento:
Telaio: A sezione perimetrale in Alluminio
Forcella: Marzocchi USD 50mm ( optional Ohlins 48mm )
Ammortizzatore: Sachs Boge (optional Ohlins )
Pneumatico Ant.: 90/90 X21
Pneumatico Post.: 100/90 X 19
Freno Ant.: Disco 270 mm. con pompa Nissin e pinza Brembo
Freno Post.: Disco 245 mm. con pompa e pinza Nissin
Serbatoio: Plastica 8,7 litri

TM Racing SMR125/SMM125

affascinante moto italiana, componenti raffinate racing e tanti cavalli


Il modello "normale" è la SMR125. possiede un nuovo telaio perimetrale in alluminio. Migliorata la guidabilità. Motore cattivissimo. Forcelle Marzocchi USD e mono Sachs Bodge con optional Ohlins. Freno anteriore con pompa Nissin e pinza Brembo, posteriore con pompa e pinza Nissin. Nel modello 2009 è stato modificato telaio in alcune parti per aumentarne la resistenza, dotata di portafaro anteriore con lampada alogena, fanale posteriore a led con portatarga nuovo, copertina sella, nuove grafiche, nuovo disegno della biella con una tolleranza maggiore per aumentare l’affidabilità agli alti regimi di rotazione. il modello "esclusivo" è la SMM125. non molto dissimile dal modello principale, monta un nuovo telaio in alluminio, è dotata di sospensioni di pregio. Particolare il forcellone posteriore monobraccio, notevole cura dei dettagli. Forcelle Ohlins, mascherina Cyclope.



DATI TECNICI
Motore: TM RACING
Alesaggio e corsa: 54X54,5
Cilindrata: 123,5
Rapporto di compressione: 1:16,7
Potenza CV: N.D.
Distribuzione:
Lubrificazione:
Aspirazione: Lamellare V-Force
Carburatore: Keihin PWK 38
Alimentazione: Benzina senza piombo / olio 3,5%
Accensione: Elettronica Kokusan CDI ad anticipo variabile
Trasmissione primaria: Ingranaggi a denti dritti
Frizione: A dischi multipli in bagno d'olio con comando idraulico
Cambio: 6 rapporti
Raffreddamento: A liquido con circolazione forzata
Avviamento:
Telaio: A sezione perimetrale in Alluminio
Forcella: Ohlins USD 46mm
Ammortizzatore: Sachs Boge (optional Ohlins)
Pneumatico Ant.: 120/70 ZR17
Pneumatico Post.: 150/70 ZR17
Freno Ant.: Disco 320 mm. con pompa Radiale e pinza Brembo
Freno Post.: Disco 240 mm. con pompa e pinza Nissin
Serbatoio: Plastica 8,7 litri

LA TECNICA DEL MOTOCROSS

a scuola da Stefan Everts

- Stile di guida


- La partenza


- Le curve


- I salti


- Salite e discese

spero che vi possano essere utili, queste sono le basi ;)

mercoledì 14 ottobre 2009

Suzuki Valenti Racing RM125

una moto da cross veramente potente e molto leggera....l'ho testata personalmente...una bomba...qualsiasi marcia viene tirata con una potenza oserei dire brutale, scorbutica, se non ti aggrappi al manubrio la moto scappa. estrema stabilità anche su sterrati accidentati...
quando si parte e va in coppia è impossibile non levare in impennata ;)

ha circa 40cv, tutti in alto naturalmente, ma una volta in coppia ci si diverte davvero! ;)componentistica di buon livello, abbastanza curata

DATI TECNICI



LUNGHEZZA: 2,145 mm
LARGHEZZA: 830 mm
ALTEZZA: 1,275 mm
INTERASSE: 1,450 mm
ALTEZZA DA TERRA: 350 mm
ALTEZZA SELLA: 950 mm
PESO IN ORDINE DI MARCIA: 90 Kg
MOTORE: 2 tempi, a liquido
ASPIRAZIONE: Lamellare nel carter
ALESAGGIO: 54.0 mm
CORSA: 54.5 mm
CILINDRATA: 124 cm3
RAPPORTO COMPRESSIONE: 8.3/9.9:1
CARBURATORE: MIKUNI TMX38SS
LUBRIFICAZIONE: Miscela 3%
FRIZIONE: A disco in bagno d’olio
TRASMISSIONE: 6 rapporti
TRASMISSIONE PRIMARIA: 3.368 (64/19)
TRASMISSIONE FINALE: 4.250 (51/12)
SOSPENSIONE ANTERIORE: SHOWA 47 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE: SHOWA
INCLINAZIONE CANOTTO STERZO: 27°30’
FRENO ANTERIORE: Disco
FRENO POSTERIORE: Disco
PNEUMATICO ANTERIORE: 80/100-21
PNEUMATICO POSTERIORE: 100/90-19
CAPACITA' SERBATOIO: 8.0 L
COLORE: Giallo

HM CRM F125X

ecco un altro capolavoro della HM.questa è a dir poco spettacolare... estetica racing spettacolare...il motore derivato Yamaha si è già affermato in grande stile sulla stragrande maggioranza della classe 125 4t, soppiantando il vecchio Yamaha 2valvole ad aria

questo motard con motore reattivo permette una accelerazione bruciante grazie anche al peso contenuto di una moto.... una volta saliti si ha quasi l'impressione di guidare il 450 ;)




Le ruote che divorano l’asfalto, le pedane che si avvicinano a terra e l’adrenalina che sale.. una vera supermoto come quelle che ogni anno il reparto corse di HM porta alla vittoria nei massimi campionati. È da li che nasce l’esperienza per poter offrire al pubblico una moto da grandi emozioni, destinata a lasciare il segno!
Faro potente e luminoso, dal design esclusivo, come quello impiegato dal team HM nelle massime competizioni di enduro

Euro 3. Massima silenziosità. l'impianto di scarico garantisce elevate prestazioni pur rispettando le più severe normative ambientali.

Cerchi da 17" e mozzi in alluminio derivati dalle competizioni

Computer di bordo con contachilometri, contagiri e indicazione della temperatura dell'acqua integrati.

Avviamento elettrico per una messa in moto precisa in ogni condizione.

Telaio in alluminio, tecnologia Verlicchi, nato dall'esperienza del reparto corse HM Racing.

Forcella Marzocchi USD con stelo del Ø 40 mm

Cambio a sei velocità per uno spunto sempre vincente.

Portatarga con profilo racing e tecnologia led

Paramani leggeri e funzionali per la massima protezione del pilota.

Monoammortizzatore regolabile derivato dai più sofisticati ammortizzatori impiegati nelle competizioni.

Raffreddamento a liquido con doppio radiatore dotato di elettroventola per la massima capacità di raffreddamento.

Freni a disco efficaci e modulabili per essere al top della categoria. Freno anteriore dal Ø 320 mm con pinza a doppio pistoncino. Freno posteriore dal Ø 220 mm con serbatoio olio integrato nella pompa.

DATI TECNICI

MOTORE: Monocilindrico 4 tempi, 4 valvole SOHC
RAFFREDDAMENTO: Raffreddato a liquido
ALESAGGIO / CORSA: 52 x 58,6 mm
CILINDRATA: 124,66 cm3
RAPPORTO COMPRESSIONE: 11,2 : 1
ASPIRAZIONE: -
ALIMENTAZIONE: Carburatore Keihin CVK a valvola piatta Ø 30 mm
CARBURANTE: Benzina verde
POTENZA MASSIMA: N.D.
COPPIA MASSIMA: N.D.
ACCENSIONE: Elettronica
AVVIAMENTO: Elettrico
CAMBIO: 6 rapporti
FRIZIONE: -
TRASMISSIONE PRIMARIA: -
TRASMISSIONE FINALE: A catena
DIMENSIONI (L x W x H): 2.075 x 820 x 1.175 mm
TELAIO: Perimetrale in alluminio, doppia culla, con parte posteriore scomponibile
INTERASSE: 1450 mm
ALTEZZA SELLA: 905 mm
ALTEZZA DA TERRA: 312 mm
ALTEZZA PEDANE: -
RAGGIO DI STERZATA: -
PNEUMATICO ANTERIORE: 120/70 – 17
PNEUMATICO POSTERIORE: 140/70 – 17
RUOTE: -
SOSPENSIONE ANTERIORE: Forcella idraulica Marzocchi USD con stelo Ø 40 mm ed escursione 260 mm. Regolabile in compressione e ritorno
SOSPENSIONE POSTERIORE: Monoammortizzatore idraulico regolabile in estensione (24 posizioni) e precarico
FORCELLONE: -
FRENO ANTERIORE: A disco Ø 320 mm con pinza flottante a due pistoncini
FRENO POSTERIORE: A disco Ø 220 mm con pinza flottante
SERBATOIO: -
CONTACHILOMETRI: Elettronico
PESO: A secco 104 kg

HM CRE F125X

la casa italiana derivata da Honda ha sempre creato meraviglie...e questa è l'ennesima..
il nuovo motore derivato Yamaha 4valvole a liquido tira davvero tanto, soprattutto in coppia, è un motore con una erogazione lineare ma "corposa" per la cilindrata



Nata dall’esperienza del reparto corse enduro HM, la prima 125 stradale dalle caratteristiche di una vera moto da corsa. Un mix di tecnologia e innovazione, pronto ad esplodere all’apertura del gas!


Portatarga con profilo racing e tecnologia led


Euro 3. Massima silenziosità. l'impianto di scarico garantisce elevate prestazioni pur rispettando le più severe normative ambientali.

Cerchi DID/EXEL con ruota posteriore da 19" e mozzi in alluminio, derivati dalle competizioni.

Computer di bordo con contachilometri, contagiri e indicazione della temperatura dell'acqua integrati.

Avviamento elettrico per una messa in moto precisa in ogni condizione.

Telaio in alluminio, tecnologia Verlicchi, nato dall'esperienza del reparto corse HM Racing.

Forcella Marzocchi USD, regolabile in compressione e ritorno, con stelo del Ø 40 mm

Cambio a sei velocità per uno spunto sempre vincente.

Faro potente e luminoso, dal design esclusivo, come quello impiegato dal team HM nelle massime competizioni di enduro

Paramani leggeri e funzionali per la massima protezione del pilota.

Monoammortizzatore regolabile derivato dai più sofisticati ammortizzatori impiegati nelle competizioni.

Raffreddamento a liquido con doppio radiatore dotato di elettroventola per la massima capacità di raffreddamento.

Freni a disco efficaci e modulabili per essere al top della categoria. Freno anteriore dal Ø 250 mm con pinza a doppio pistoncino. Freno posteriore dal Ø 220 mm con serbatoio olio integrato nella pompa.
DATI TECNICI:

MOTORE: Monocilindrico 4 tempi, 4 valvole SOHC
RAFFREDDAMENTO: Raffreddato a liquido
ALESAGGIO / CORSA: 52 x 58,6 mm
CILINDRATA: 124,66 cm3
RAPPORTO COMPRESSIONE: 11,2 : 1
ALIMENTAZIONE: Carburatore Keihin CVK a valvola piatta Ø 30 mm
CARBURANTE: Benzina verde
POTENZA MASSIMA: N.D.
COPPIA MASSIMA: N.D.
ACCENSIONE: Elettronica
AVVIAMENTO: Elettrico
CAMBIO: 6 rapporti
FRIZIONE: -
TRASMISSIONE PRIMARIA: -
TRASMISSIONE FINALE: A catena
DIMENSIONI (L x W x H): 2.105 x 810 x 1.195 mm
TELAIO: Perimetrale in alluminio, doppia culla, con parte posteriore scomponibile
INTERASSE: 1450 mm
ALTEZZA SELLA: 910 mm
ALTEZZA DA TERRA: 335 mm
ALTEZZA PEDANE: -
RAGGIO DI STERZATA: -
PNEUMATICO ANTERIORE: 90/90 – 21
PNEUMATICO POSTERIORE: 120/80 – 19
RUOTE: -
SOSPENSIONE ANTERIORE: Forcella idraulica Marzocchi USD con stelo Ø 40 mm ed escursione 260 mm. Regolabile in compressione e ritorno
SOSPENSIONE POSTERIORE: Monoammortizzatore idraulico regolabile in estensione (24 posizioni) e precarico
FORCELLONE: -
FRENO ANTERIORE: A disco Ø 250 mm con pinza flottante a due pistoncini
FRENO POSTERIORE: A disco Ø 220 mm con pinza flottante
SERBATOIO: -
CONTACHILOMETRI: Elettronico
PESO: A secco 101 kg

GAS GAS sm125 Halley

la casa spagnola sfoggia il suo gioiellino molto cattivo, esteticamente davvero accattivante, curata nei dettagli. è un motard con una linea cattiva, così come il suo motore a 2tempi. particolari interessanti come il parafango anteriore corto e spigoloso e il contenitore della pompa freno "racing"
Motard racing della spagnola Gas Gas. Questa deriva dal modello enduro e non dal cross (anch'esso derivante dell'ec enduro). E' una moto leggera con un ottimo rapporto peso/potenza. Forse è per questo che non è la più "brillante" anche se mostra con orgoglio tutti i suoi 37 CV. Componentistica di alto livello, prezzo elevato, prestazioni molto buone. Come tutte le racing necessita di manutenzione costante. Peso attorno ai 100 kg. Cambia rispetto alla versione enduro il parafango anteriore, cerchie e gomme, ha paramani di serie, tuttavia non ha le protezioni per gli steli. Anhe se in teoria si tratta di un prototipo "omologato" per 15CV, equipaggiata da un motore da 124cc monocilindrico 2 tempi, raffreddata a liquido, cambio a sei rapporti e utilizza un carburatore da 27mm.

KTM 125exc (trasformazione kit motard)

in assoluto sono le Ktm sono le migliori sotto ogni punto di vista, come componentistica, potenza e prestazioni, a mio parere è una moto veramente eccellente, con dotazioni tecniche di serie molto raffinate e costose, ma allo stesso tempo molto pratiche e versatili.
è una moto che sa regalare forti emozioni ai principianti come a quelli più esperti grazie alla sua estrema facilità di guida ;)



E' leggera, agilissima ha un motore molto potente, ha un'ottima erogazione [nonostante sia un 2t ha una buona spinta fin dai bassi], negli ultimi modelli sono stati diminuiti i CV per poter migliorare l'erogazione. Peculiarità della casa austriaca è il mono PDS (senza leveraggi) si attaccano direttamente al forcellone con l'intento di migliorare parecchio l'aderenza al terreno. Nel modello 2009 sono stati rivisti i carter, le plastiche e le grafiche dei convogliatori. Cassa filtro rivista, così come la frizione idraulica dotata di leva antirottura Magura. Di serie monta un carburatore Keihin da 36. Esiste anche la versione Six-Days, replica dei KTM che partecipano alla nota competizione. Molto più raffinata nella componentistica. Prezzi salati, ma ne vale davvero la pena! Ovviamente la manutenzione è alle stelle!!! ;) PRESTAZIONI DA BRIVIDO!


DATI TECNICI
Motore: Monocilindrico, 2 tempi
Cilindrata: 124,8 cc
Alesaggio x Corsa: 54 x 54,5 mm
Avviamento: A pedale
Cambio: 6 rapporti
Carburatore: Keihin PWK 36 S AG
Distribuzione: Controllo dello scarico
Lubrificazione: Miscela olio-benzina 1:60
Lubrificazione cambio: Motorex, SAE 15W-50
Rapporto primaria: 23:73
Rapporto finale: 14:42 (13:50)
Raffreddamento: A liquido
Frizione: Multidisco in bagno d'olio, comando idraulico
Accensione: Kokusan

lunedì 12 ottobre 2009

COMINCIARE A CROSSARE....TUTORIAL

Ultimamente sempre più persone stanno guardando con interesse questo sport. Ecco alcuni consigli ed istruzioni di base per poter cominciare in sicurezza...

Innanzitutto si ha bisogno di: una moto, abbigliamento tecnico, licenza, automobile con carrello/furgoncino attrezzato.

1- la moto

Non esiste un vero e proprio tipo di moto per iniziare, bisogna decidere scegliendo in base alle proprie caratteristiche fisiche, alle proprie abilità, alle proprie capacità. Se si fa uno sport che permette di tonificare bene i muscoli e avere un fisico asciutto, allenato e reattivo è la cosa migliore.


Per chi comincia da zero è meglio usare moto non troppo recenti, discretamente potenti, per imparare le tecniche di base, abituarsi allo stile di guida totalmente differente da quello stradale, e imparare a conoscere i propri limiti. All'inizio cè un buon rischio di cadere spesso, quindi è meglio andarci piano e prendere confidenza con la moto e se stessi ;)


Il mio consiglio è prendere una moto vecchia ma non troppo, che costi poco e serva solo come infarinatura generale, come per esempio un 125 2t oppure un 250 4t, che sono abbastanza gestibili anche dai principianti (con un minimo di esperienza). E' meglio acquistare una 2tempi perchè è molto più semplice da riparare in confronto ai 4tempi, ed imparare con questo tipo di motorizzazzione rende più facile il passaggio al 4tempi (erogazione più tranquilla). Una buona cosa per divertirsi in sicurezza è prendere una moto dal 2000 in poi. Da questo anno (con l'arrivo di telai in alluminio e altre migliorie) le moto sono radicalmente cambiate.

2- abbigliamento tecnico

Per poter accedere in pista, sono obbligatori due indumenti: il casco e gli stivali. Tuttavia è meglio essere protetti integralmente. L'uso della pettorina è consigliata a tutti, soprattutto ai minorenni per cui è obbligatoria.

L'abbigliamenti ideale è formato da: casco integrale da cross con doppio D-ring, interni sfoderabili e lavabili.

Se il casco è di fibra di carbonio o altri materiali ugualmente resistenti è molto meglio.
Da abbinare al casco è necessaria la mascherina, che protegge da fango, sabbia e sassolini.
E' consigliabile l'uso di paraschiena e gomitiere assieme a ginocchiere (meglio se antitorsione) e di guanti per una migliore presa anche in condizioni estreme.

3- licenza

Per poter accedere ad una qualunque pista è necessaria una licenza. Alcune piste invece, con uno scarico di responsabilità, permettono l’entrata anche senza.Esistono diverse licenze e differenti costi. Le principali:
UISP (Unione Italiana Sport Per tutti)
FMI (Federazione Motociclistica Italiana)

Per poter avere una di queste licenze, o ambedue, è necessario un certificato medico sportivo fornito dal medico di famiglia o da centri specializzati. Queste tessere sono valide per 1 anno e permettono l'accesso a tutte le piste.

4- furgoncino/auto con carrello

Il mezzo di trasporto è cruciale per andare in pista.
C’è la possibilità di usare carrelli porta moto e furgoncini.
Oppure, chi ha la fortuna di abitare nei pressi di una pista, può immatricolare la propria moto e raggiungere la pista senza grossi problemi.
Punto fondamentale per praticare questo sport al meglio è un allenamento costante.La miglior preparazione è quella di stare in moto più tempo possibile, magari integrando con della palestra o della corsa.

APPROCCIO CON LO STILE: MOTOCROSS


Il motocross definito anche MX oppure semplicemente cross è un particolare tipo di competizione che si svolge in circuiti esclusivamente sterrati, con rampe, mulattiere, parabole, zone fangose o sabbiose.
E' uno sport molto diffuso in Europa e negli USA, praticabile praticamente da chiunque a livello amatoriale [certo, un pò robusti bisogna esserlo, ma soprattutto bisogna essere capaci di rimanere aggrappati al manubrio]. Le competizioni sono divise in 2 manche: i concorrenti partono in massa, schierati dietro ai cancelletti, che si abbassano simultaneamente al via.

Come i motard, anche le moto da cross sono moto ridotte all'essenziale, molto leggere, spartane, con motori molto potenti e da gestire con esperienza.
Tuttavia montano dei cerchioni da 19" al posteriore e da 21" all'anteriore...anche se queste misure variano..i pneumatici sono tassellati, o meglio "artigliati" per una maggiore aderenza e stabilità.
L'impostazione di guida è simile al motard, a braccia larghe, ma quasi tutta la gara si svolge in piedi sulle pedane. Usano motorizzazioni 2tempi o 4tempi, le varie case producono una infinità di modelli, con la medesima potenza ma con un tipo di erogazione molto variabile. Le possibilità di elaborazione su queste moto sono tante e molto costose, anche se rendono sensibilmente possibili aumenti di potenza e di maggiore coppia.
Il motocross si divide in due stili di guida principalmente: 2tempi e 4tempi, poichè i motori sono diversamente gestibili: il 2tempi è scorbutico e da le tipiche "botte di potenza" solo agli alti regimi, perciò va tenuto su di giri, il 4tempi invece è più "tranquillo" - come erogazione ma come potenza siamo comunque a livelli elevati - e quindi scarica la potenza in modo lineare, permette di usufruire pienamente di tutto l'arco di coppia. Solitamente si comincia a tenera età con piccole cilindrate, poi si passa a 125cc (2t), 250(4t-2t) e 450(4t-2t).


Esiste una derivazione del motocross, il supercross che consiste in esibizioni acrobatiche in generale, con moto elaborate e rampe artificiali che permettono salti di svariate decine di metri.

APPROCCIO CON LO STILE: SUPERMOTARD

Il supermotard, conosciuto anche come motard o supermoto si riferisce chiaramente ad un particolare ed inconfondibile stile di guida. Anche le competizioni sono uniche, proprio come la tecnica di guida, si potrebbe definire in modo "barbarico" una sorta di misto tra la motogp ed il motocross, ma resta comunque un genere a parte.

Le competizioni si svolgono in piste asfaltate molto tortuose, a volte dotate anche di uno sterrato in terra battuta. Peculiarità di queste moto è la grande affinità con le moto da cross, in termini tecnici: l'unica differenza è l'adozione di ruote di minor diametro (17") e gomme lisce stradali-miste oppure pistaiole (le slick usate in pista).

Grazie all'impostazione di guida, al telaio, al manubrio alto, e alla taratura delle sospensioni (solitamente rigide) ci si può divertire un mondo in percorsi misti, ricchi di curve, tornanti, dossi ecc.

Questo tipo di moto è famosa per i motori monocilindrici scorbutici e molto potenti, sia 2tempi sia 4tempi, che combinati ad una rapportatura solitamente corta rende difficile tenere l'anteriore abbassanto in uscita di curva oppure spalancando il gas ;)
Grazie a queste caratteristiche è possibile effettuare la tanto famosa derapata: uno slittamento della ruota posteriore in entrata in curva, scalando in genere 1 o 2 marce e tenendo la frizione sul punto di attacco-stacco. Tuttavia ci vuole una buona dose di esperienza per eseguirla in sicurezza [vediamo nella foto Eddy Seel eseguire una derapata]